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Un nuovo radiofarmaco contro il tumore alla prostata

Terapia

Sanihelp.it – Sono trentaseimila all’anno i casi di tumore alla prostata, con 7.500 decessi. La mortalità in dieci anni è calata del 18% e ora questo tumore può essere combattuto grazie a un nuovo radiofarmaco, da poco disponibile anche nel nostro Paese.


Il professor Francesco Cognetti, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma, spiega: «Il radio-223 dicloruro rappresenta un successo della ricerca, che ci permette di affrontare in misura ancora più vincente questo tumore anche se non vanno dimenticate mai le buone regole della prevenzione. Perché questa neoplasia risente molto dell’alimentazione troppo ricca di grassi, della sedentarietà, del fumo di sigaretta. A tutte le età, dunque, è indispensabile adottare stili di vita corretti, capaci di tenere alla lontana il cancro».

«Il Radio-223 dicloruro (Ra-223) – aggiunge il dottor Paolo Carlini, Dirigente Medico al Regina Elena di Roma – è il primo radiofarmaco ad azione specifica sulle metastasi ossee che, rispetto ad altre terapie non induce danni evidenti al midollo osseo. Il farmaco è stato approvato dall’EMA nel novembre del 2013 ed in Italia è disponibile in classe Cnn. Attualmente è in fase di negoziazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)».

Il tumore alla prostata è una malattia silenziosa perché non presenta sintomi specifici, è il tumore più diffuso tra gli uomini e rappresenta il 20% di tutti i tumori diagnosticati a partire dai 50 anni di età. 

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