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Tumori: quasi tre milioni gli italiani colpiti

La situazione nel nostro Paese

Sanihelp.it – La buona notizia è che aumenta il numero di italiani che si sono lasciati il cancro alle spalle: in particolare cresce del 10% la percentuale degli uomini guariti a cinque anni dall’individuazione della neoplasia. Nel nostro Paese quasi due milioni e 800.000 persone vivono con una precedente diagnosi di tumore. Erano quasi 1.500.000 nel 1993 e 2.250.000 nel 2006. La sopravvivenza a cinque anni è raggiunta dal 57% dei casi.
 
Nel 2013 verranno registrate in Italia 366.000 nuove diagnosi di cancro: 200.000 (55%) negli uomini e 166.000 (45%) nelle donne. Il tumore del colon-retto è il più frequente, con quasi 55.000 nuove diagnosi, seguito da quello del seno (48.000), del polmone (38.000, quasi il 30% nelle donne) e della prostata (36.000). Il cancro del polmone si conferma al primo posto complessivamente per mortalità (34.000 i decessi stimati) ed è il big killer fra gli uomini (26%), quello del seno fra le donne (16%). Il tumore del pancreas, con il 6% dei decessi, rientra tra le prime cinque cause di morte oncologica.
 
I dati si devono al lavoro dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e dell’Associazione Italiana Registri Tumori (AIRTUM) raccolto nel volume I numeri del cancro in Italia 2013, presentato durante il XV Congresso Nazionale AIOM, che si è tenuto a Milano dall’11 al 13 ottobre.
 «Questi dati – spiega il professor Stefano Cascinu, presidente AIOM – sono di fondamentale importanza per far sì che sia l’evidenza scientifica a guidare le scelte di sanità pubblica, sia a livello nazionale che regionale, nonché per valutare l’impatto delle attività di prevenzione universale, di diagnosi precoce e di prevenzione delle complicanze e delle recidive, anche con l’obiettivo di strutturare al meglio l’offerta dei servizi».
 
Il miglioramento nei tassi di guarigione è evidente in neoplasie frequenti come quelle della prostata (91%), del seno (87%) e del colon-retto (64% uomini e 63% donne). Sono invece ancora basse queste percentuali nelle persone con cancro del polmone (14% uomini e 18% donne) e del pancreas (7% e 9%). «Questo volume si conferma uno strumento indispensabile per gli addetti ai lavori, per i cittadini e per le Istituzioni. Rispetto alla versione precedente, riferita al 2012, abbiamo inserito l’analisi di altre neoplasie (esofago, utero e melanoma) e un nuovo capitolo è dedicato ai tumori nei pazienti immunodepressi. L’incidenza, la mortalità, la sopravvivenza e la prevalenza affrontano facce diverse di un fenomeno comune, del quale cerchiamo di capire l’andamento sulla base dei trend storici e di prevederne la rilevanza futura».
 


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