Sanihelp.it – Cinquemila nuovi casi diagnosticati ogni anno in Italia e cinquecento decessi al giorno in Europa: nonostante i numeri importanti, le donne italiane non conoscono abbastanza il tumore delle ovaie e in molti casi lo confondono con quello dell’utero. Secondo alcune ricerche condotte tra il 2005 e il 2007 inoltre, la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è del 37% delle pazienti.
I dati sono stati presentati nel corso del secondo incontro tra pazienti, ricercatori e clinici organizzato da Acto Onlus – Alleanza contro il tumore ovarico tenutosi all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. Per trattare questa patologia ci si avvale di terapie antiangiogeniche, capaci di potenziare l’efficacia delle terapie standard perché impediscono la formazione di nuovi vasi sanguigni.
Acto Onlus é un'Associazione nata il 4 febbraio 2010 su iniziativa di un gruppo di donne colpite da carcinoma ovarico e di medici oncologi. La sua presidente, Flavia Bideri, ha dichiarato di essere orgogliosa che la sua associazione abbia «contribuito a promuovere azioni concrete, che partono dalla responsabilità e dall'impegno individuali». La presidente sottolinea però che «ancora molto deve essere fatto e ci stiamo muovendo su tre fronti: prevenzione, a favore di una diagnosi precoce; ricerca, raccolta e destinazione di fondi a nuovi studi; accesso alle cure, affinché pazienti italiane possano beneficiare delle terapie innovative».