Sanihelp.it – Grazie a una lunga ricerca ventennale dell'Università di Harvard si è scoperto che bere molto caffè potrebbe più che dimezzare le probabilità di sviluppare un tumore alla prostata. Lo studio è stato riportato sul Journal of the National Cancer Institute e ha coinvolto oltre cinquantamila uomini.
I ricercatori hanno confrontato le abitudini di bere caffè negli uomini ogni quattro anni tra il 1986 e il 2006. Due terzi dei partecipanti ha dichiarato di berne almeno una tazzina al giorno e il 5% sei. Su 47.911 uomini, 5.035 hanno sviluppato un cancro alla prostata, in 642 casi letale.
I forti bevitori di caffè dunque sembrano avere il 60% in meno di possibilità di ammalarsi. Lo studio ha inoltre scoperto che non c'è alcuna differenza sugli effetti tra il consumo di caffè normale e di caffè decaffeinato. Anche bere da una a tre tazze al giorno ha i suoi effetti positivi: abbassa infatti il rischio di ammalarsi del 30%.
La caffeina ha anche altri benefici sulla salute: riduce infatti il rischio di essere colpiti da asma, morbo di Alzheimer e sclerosi multipla. Nel caso del tumore alla prostata però, i benefici si devono, secondo i ricercatori, agli antiossidanti che agiscono alterando i livelli di ormoni sessuali, regolando quelli degli zuccheri nel sangue e alleviando le infiammazioni.
Kathryn Wilson, coordinatrice dello studio, spiega: «Se i nostri risultati saranno convalidati, il caffè potrebbe rappresentare un fattore modificabile che può ridurre il rischio di sviluppare la forma più grave di cancro alla prostata».