Sanihelp.it – L’atteggiamento nella vita può fare veramente la differenza. Sono in molti a credere erroneamente che la falsa modestia si un modo efficace di presentarsi agli altri, credendo che aiuti a mettere in risalto le proprie qualità positive, suscitando al tempo stesso simpatia. Ma il fatto di mascherare le vanterie come lamentele o professioni di umiltà crea più danni alla nostra reputazione che il semplice vantarsi. Quest’atteggiamento viene giudicato negativamente poiché è percepito come poco sincero dagli altri.
Il problema della falsa modestia nasce dal desiderio di piacere agli altri e di essere ritenuti competenti. Per essere ritenuti simpatici in genere si tende a ridurre il proprio ego, ad esempio sminuendosi o lodando gli altri. Per essere ritenuti competenti, invece, si tende a vantarsi dei propri risultati, in modo da ottenere l’ammirazione, ma a scapito della simpatia, perché ci presenta su un piano di superiorità.
La convinzione dei falsi modesti è che si possa essere ritenuti simpatici e allo stesso tempo competenti. Ma il contrasto tra queste due strategie porta il falso modesto a ottenere l’effetto contrario e quando viene ‘scoperto’, perde sia di simpatia che di ammirazione. La falsa modestia è quindi una forma di debolezza, perché fa negare, per paura o per essere accettati in gruppo, le proprie reali capacità.
L’umiltà, invece, è una forza. Se si pensa di essere bravi a far qualcosa la strada migliore è ammetterlo con se stessi e con gli altri, ma sempre restando in ascolto degli altri.