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Gli adolescenti e le dipendenze

Un progetto della LILT

Sanihelp.it – Si chiama In equilibrio sopra l'Euforia il progetto educativo di prevenzione dalle dipendenze, realizzato dalla LILT Milano in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma e con il contributo della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza. Il progetto ha coinvolto per tre mesi circa 400 ragazzi di alcune scuole secondarie dei comuni di Cesano Maderno, Seregno e Vimercate (Monza-Brianza) e si inserisce nel lavoro che la LILT porta avanti da anni nelle scuole di Milano e dell’hinterland per sensibilizzare i ragazzi sull’importanza di fare scelte consapevoli e salutari.
 
I ragazzi hanno compilato un questionario on line, dai cui risultati sono emersi una tendenza al consumo eccessivo di alcol e di tabacco, all'uso costante di internet e del cellulare e un rapporto, spesso difficile, con il cibo. Inoltre sono stati analizzati alcuni degli aspetti fondamentali della vita degli adolescenti, come il grado di introversione e di impulsività, con l’obiettivo di approfondire le dinamiche di interazione tra i livelli di assuefazione e gli atteggiamenti personali.Il 44% fa uso di tabacco di cui la metà in maniera continuativa, il 6% invece ha smesso di fumare. Perché si fuma? Per influenza degli amici (31%), per il semplice piacere di fumare (29%), per stress (21%). Circa l’8% presenta una dipendenza moderata che, senza un intervento opportuno, rischia di evolversi in alta dipendenza. Circa il 5% non ha controllo sull’uso del tabacco.
Secondo il  58% dei partecipanti le sigarette sono innocue o comunque poco pericolose, mentre il 38% ne riconosce i rischi. Avere dei genitori fumatori e la tendenza a ricercare forti emozioni sono statisticamente associati a un’alta probabilità di sviluppare una dipendenza da tabacco. Il 7% ha utilizzato la sigaretta elettronica, ma di questi solo l’1% sta continuando a fumarla.
 
Circa il 67% degli adolescenti partecipanti beve alcol: il 45% riferisce un livello di dipendenza da alcol moderato e circa il 3% non riesce a controllarne l’uso. Per la metà del campione il consumo di alcol è dannoso, per l’altra metà è innocuo o comunque poco pericoloso.
 Il 20% circa dei partecipanti assume sostanze stupefacenti; il  30% che dichiara di averne fatto uso presenta una moderata dipendenza e circa il 4% una difficoltà nel gestirne l’assunzione. La marijuana e gli psicofarmaci sono percepiti come meno pericolosi, mentre la maggior parte riconosce la dannosità della cocaina, dell’eroina, dell’anfetamina, dell’MDMA e della Ketamina. L’anfetamina sembra essere la sostanza meno conosciuta. I maschi e i partecipanti con alti livelli di disinibizione sono a maggiore rischio. 
 
Circa il 10% dei partecipanti sembra avere sviluppato una dipendenza da internet; il 42% rischia una dipendenza da cellulare (in particolare le ragazze). Il 12% fa un uso problematico dei social network e il 6% ha sviluppato una vera e propria dipendenza. La percezione della dipendenza da internet e cellulari è risultata essere molto scarsa.Il 43% dei partecipanti infine presenta un rapporto sano con il cibo, mentre la maggioranza (51%) un rapporto problematico: il 6% è a rischio di disturbi alimentari. Le condotte alimentari patologiche sembrano essere un rischio diffuso soprattutto tra le ragazze.
 
Al questionario ha fatto seguito un percorso di confronto libero, che si è concluso a maggio, con alcuni psicologi, esperti in farmacologia, in comunicazione e operatori di teatro sociale, durante il quale i ragazzi sono stati invitati a intervenire per esprimere liberamente le loro idee.
 


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