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Con troppo zucchero nel sangue lui va giù

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Sanihelp.it Per sapere se si rischia di fare flop a letto potrebbe bastare un esame del sangue: misurando il rapporto fra i trigliceridi e la glicemia si può infatti valutare la probabilità di andare incontro a disfunzione erettile, un problema strettamente correlato all’eccesso di glucosio nel sangue. Il nuovo indice (indice trigliceridi-glucosio (Tyg)), semplicissimo da calcolare, è stato proposto in uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Andrology e avvalorato al recente Congresso nazionale dagli esperti della Società Italiana di Andrologia (SIA), che in occasione della Giornata Mondiale del diabete, hanno ricordato come uno stile di vita sano, che prevenga l’eccesso di zuccheri nel sangue, sia indispensabile per la salute sessuale.


«La disfunzione erettile è più frequente in chi soffre di diabete, obesità o dislipidemia. Il pene è infatti è una struttura composta prevalentemente da arterie e vasi, un intreccio di microvasi dotati di una ricchissima innervazione» osserva Alessandro Palmieri, presidente SIA e Professore di Urologia Università Federico II di Napoli. «Il glucosio presente nel sangue, se in eccesso, si lega alla parete dei vasi, cioè alle vene e alle arterie, causando una perdita di elasticità con un ridotto afflusso di sangue durante l’erezione. Nei pazienti diabetici si assiste così a una ridotta dilatazione dei corpi cavernosi che può comportare problemi di disfunzione erettile».

Lo studio già citato mostra come l’indice trigliceridi-glucosio rappresenti un marker metabolico semplice, economico e facilmente accessibile grazie a un semplice test del sangue, che potrà essere usato come marcatore del rischio di andare incontro a difficoltà sessuali. «I ricercatori hanno infatti dimostrato che esiste una correlazione diretta fra la disfunzione erettile e la resistenza all’insulina, una condizione molto frequente fra le persone diabetiche, dislipidemiche e/o affette da sindrome metabolica. L’insulino-resistenza può essere calcolata attraverso il rapporto fra trigliceridi e glicemia, ovvero un logaritmo da cui si ottiene un valore che, se maggiore di 8,8, implica un’elevata resistenza all’insulina e quindi un rischio elevato di disfunzione erettile» spiega  Michele Rizzo, tesoriere SIA.

Diabete, ipertrigliceridemia, obesità e dislipidemia sono dannose oltre che per il pene, per molti organi, dal cuore al cervello, dai reni alle arterie. «Ma nella maggior parte dei casi possono essere corrette migliorando lo stile di vita» ricorda Palmieri. «Una dieta più sana e un’adeguata e regolare attività fisica aerobica, che scongiurino la comparsa del diabete, sono la chiave giusta per ridurre la probabilità di disfunzione erettile e per garantire una vita sessuale soddisfacente a lungo».

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