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Se l’orgasmo fosse un cavallo…

Piacere

Sanihelp.it -Siamo in quel periodo dell’anno in cui i riflettori sono puntati sull’apice del piacere, l’orgasmo: il 31 luglio scorso si è celebrata la Giornata Mondiale dell’orgasmo e il prossimo 8 agosto si festeggia la giornata dell’orgasmo femminile. Del resto «l'orgasmo è la cosa più importante della nostra funzione sessuale, perché nella nostra specie lo scopo fondamentale del sesso è l'elemento del piacere e dell'unione. Noi non ci accoppiamo con l'obiettivo di riprodurci» spiega all’Adnkronos salute Emmanuele Jannini, ordinario di sessuologia medica all'università di Roma Tor Vergata. «Tutti gli animali fanno sesso per riprodursi. Noi e i bonobo, con cui abbiamo in condivisione il 98% dei geni, abbiamo imparato ad accoppiarci fuori dal momento della fecondità. La natura, o l'evoluzione o chi per lei, ci hanno dotato di un preciso meccanismo di esclusione della dinamica riproduttiva come motore, come scopo del sesso».


Nel corso degli anni, l’orgasmo è stato al centro di un cambiamento culturale sostanziale: «Fino alla rivoluzione sessuale degli anni '70 il sesso, e quindi il piacere, veniva giustificato dalla riproduzione, si diceva che lo si deve fare per fare i figli. Poi ci si è resi conto che questa è una cosa senza fondamento biologico e si è fatto strada il neoromanticismo. Era cioè contenuta sempre una sorta di necessità moralistica: il sesso va benissimo purché ci sia amore, l'elemento sentimentale era considerato assolutamente centrale. Oggi questo continua a essere valido per le generazioni come la mia, per le nuove generazioni non è più necessariamente così» spiega Jannini. «Non so se finalmente oppure no, in ogni caso molti giovani si accoppiano per piacere e non devono cercare nessuna giustificazione. Se è un'evoluzione o un'involuzione non saprei dirlo, ma è un dato di fatto. Va detto, poi, che tutte le volte in cui si cerca di usare il sesso come un mezzo, il sesso si vendica, cioè funziona male. Il sesso dà il meglio di sé quando è fine a se stesso».

L’orgasmo fa bene alla coppia, assicura l'esperto: «Ė in grado di produrre una serie di sostanze, in particolare l'ossitocina che è poi il cemento biochimico della coppia stessa» e, in generale  «viene a stimolare nel nostro cervello le aree della ricompensa, le aree della zona dopaminergica». Ma se guardiamo ai singoli, non possiamo prescindere da una differenza di genere.

«Se vediamo – per usare una metafora – il piacere come un cavallo, per il maschio le redini devono essere tirate, per la donna devono essere sciolte» sottolinea Jannini, che chiarisce. «Il maschio ha una tendenza biologica a eiaculare più rapidamente possibile e quindi deve imparare a trattenere il piacere, al contrario la donna quanto più si abbandona maggiori sono le possibilità di esperire un orgasmo intenso, piacevole. C'è proprio una differenza di genere. Il maschio ha necessità di imparare a governare il proprio piacere perché questo tende biologicamente ad avvenire nel più breve tempo possibile, lasciando in certi casi anche delusione, sofferenza».

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