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Mangiare pizza per essere felici

Sanihelp.it – Il 17 gennaio è il giorno della Giornata Mondiale della Pizza: è stata scelta proprio questa data in onore di Sant’Antonio patrono dei pizzaioli.


La pizza rappresenta sicuramente il più iconico piatto della tradizione gastronomica italiana ed è ampiamente esportato in tutti e cinque i continenti.

La pizza è un’istituzione e conquista in virtù della sua bontà e semplicità: altro non è infondo, che un impasto di farina, acqua, sale e lievito, insaporito nella sua versione più classica da olio, pomodoro, mozzarella e basilico.

La piattaforma Top Doctors® (www.topdoctors.it), azienda specializzata in servizi tecnologici per la sanità privata, proprio in occasione della Giornata Mondiale della pizza,ha ricordato a tutti come consumare pizza con moderazione, può contribuire a migliorare notevolmente l’umore.

Vi riesce per la sua bontà e perché viene generalmente associata a momenti di convivialità in famiglia e con gli amici: il mix di nutrienti che la compongono, come i carboidrati complessi e le vitamine del gruppo B, oltre a regalare energia influenzano infatti la produzione dei neurotrasmettitori legati al benessere, regalando una sensazione di positività diffusa.

«La pizza è un alimento che può dirsi completo dal punto di vista nutrizionale, in quanto contiene carboidrati, la base della pizza, proteine, fornite per esempio dalla mozzarella, e lipidi, olio extra vergine. Quindi possiamo definirlo un buon alimento per fornirci i macro e micronutrienti importanti» commenta la Prof.ssa Silvia Migliaccio, endocrinologa di Top Doctors®.

Un ruolo cruciale è giocato dai carboidrati che, prosegue l’esperta, sono: «macronutrienti importanti per fornire una quota di sostanze in grado di attivare una serie di meccanismi nel nostro organismo, inducendo un senso di benessere. In particolare, la presenza di triptofano nell’impasto della pizza, può svolgere un ruolo chiave nell’incrementare i livelli di serotonina, migliorando quindi il tono dell’umore».

L’importante tuttavia, anche quando si parla di pizza è moderarsi.

«Nelle abitudini di molti italiani la pizza settimanale è un appuntamento fisso e quindi possiamo sostituirla ad un pasto senza problemi una volta alla settimana. Rischiamo di eccedere quando per esempio siamo in un regime ipocalorico per una situazione di sovrappeso o di obesità oppure quando si prende la pizza più frequentemente durante la settimana. È un alimento buono, completo, gratificante ma può anche essere molto ricco in calorie e quindi se assunto frequentemente ed in quantità superiori a quelle suggerite, può, se non compensato da un’attività fisica adeguata, aumentare il rischio di sviluppare obesità e patologie metaboliche» conclude l’endocrinologa. 

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