Sanihelp.it – Un bel piatto di pasta è un must per la stragrande maggioranza degli Italiani: ma sono davvero in moltissimi a privarsene per salvaguardare la linea, seguendo le tante diete a basso regime di carboidrati.
Gli italiani, però, la pasta la amano proprio e in questo senso fanno riflettere i dati resi noti da un leader nel mercato dei servizi per ordinare pranzo e cena a domicilio, secondo i quali, in questo 2017 gli italiani hanno ordinato a domicilio ben 15000 kg di pasta.
L'indagine in questione è stata condotta su un campione di 14000 persone distribuite in 13 diverse città: il piatto più gettonato è risultato essere le lasagne, seguito a ruota da carbonara e tagliatelle al ragù.
La pasta, dunque, ci rappresenta e l'amiamo e come per tutti i cibi se è vero che il troppo stroppia è altrettanto vero che consumata con moderazione e consapevolezza non può affatto nuocerci.
Di preferenza sarebbe opportuno portare in tavola pasta di semola di grano duro, meglio se trafilata al bronzo da alternare regolarmente con quella integrale per contenere il rialzo glicemico
subito dopo i pasti; fra tutti i formati di pasta, inoltre, gli spaghetti sono quelli con il più basso indice glicemico per questo ben si adattano anche all'alimentazione dei soggetti diabetici o in
sovrappeso.
Bisogna prestare una grande attenzione anche al tempo di cottura della pasta: quella al dente, infatti, sazia di più e ha un più basso indice glicemico; quando la pasta scuoce, invece, è bene
sempre raffreddarla subito sotto un getto di acqua fredda.
Di sera, infine, si può consumare della pasta o del riso, l'importante è accompagnarla sempre con delle verdure e non esagerare mai con i condimenti.
Il suo consumo favorisce la sintesi di melatoninae serotonina: la prima favorisce l'addormentamento e la seconda la sensazione di benessere, per questo pasta a cena può essere una buona
idea per chi soffre di insonnia, sindrome premestruale o è in menopausa.