L'efficacia della dieta Scarsdale a breve termine è buona, anche se non sempre così importante come sostiene l’autore, che si vanta di far perdere in media mezzo chilo di peso al giorno.
Il meccanismo proposto è quello di ridurre le calorie basandosi su una dieta dissociata, cioè che separa i grassi e le proteine dagli zuccheri in modo da ridurne l’efficacia energetica.
Il rapido dimagrimento si ottiene quindi anche a spese della massa magra.
Come dopo qualunque altra dieta così restrittiva, il ritorno al peso originale, se non peggio, è tanto fulmineo quanto inevitabile.
Seguire la Scarsdale per 14 giorni non provoca danni all’organismo perché gli apporti in proteine, sali minerali e vitamine sono globalmente sufficienti. Ciononostante, prolungarla o ripeterla spesso, come propone l’autore, conduce a numerosi squilibri nutrizionali grazie all’assenza quasi completa di acidi grassi essenziali (sono proibiti tutti gli oli…), di calcio (i latticini sono insufficienti) e alla presenza di pasti ciclici del tutto privi di proteine (martedì e sabato a pranzo).
Tutti questi piccoli dettagli, che nel breve periodo possono anche essere pressocché ininfluenti, finiscono invece per avere serie conseguenze sulla salute nel medio e lungo periodo.