La dieta di South Beach può essere definita qualitativa e non quantitativa: non interessano infatti il conteggio delle calorie e dei grammi, ma piuttosto il tipo di alimenti permessi.
Carboidrati e grassi non vengono banditi, ma suddivisi in buoni e cattivi.
È scientificamente dimostrato, infatti, che i grassi saturi e polinsaturi, contenuti negli alimenti raffinati e di origine animale, sono dannosi per la salute in quanto aumentano il colesterolo e il rischio di infarti e ictus.
I grassi insaturi come l’olio d’oliva, invece, sono benefici per il nostro metabolismo, e per questo sono inclusi nella dieta.
Il metodo di Agatston, inoltre, si basa sul calcolo dell’indice glicemico: scegliendo alimenti che ne hanno uno basso, si evitano pericolosi innalzamenti del tasso di zuccheri nel sangue ed è possibile mantenere porzioni normali.