Sanihelp.it – Il Pilates è un metodo molto diffuso in tutto il mondo, e ora si sta diffondendo anche tra coloro che non siano più giovanissimi.
Le ricerche sembrano dare ragione ai praticanti assidui di questa disciplina, soprattutto per coloro che abbiano superato i 65 anni.
Uno studio effettuato nel 2021 in Polonia, e che ha preso in considerazione 50 donne oltre i 60 anni, ha dimostrato proprio l'efficacia del metodo.
In particolare, le donne sono state divise in due gruppi: la metà di loro ha svolto due sessioni di Pilates alla settimana per tre mesi, mentre l'altra metà non ha svolto alcuna attività riabilitativa.
Il risultato, suffragato da indici e test, sarebbe molto incoraggiante: le donne hanno migliorato notevolmente l'equilibrio ed hanno ridotto in modo significativo il rischio di cadute, uno degli infortuni più diffusi (e pericolosi) dopo i 65 anni.
Il motivo del successo del Pilates per prevenire le cadute
Ma perché il metodo può essere utile per prevenire le cadute e gli infortuni anche nella terza età?
Il Pilates è una ginnastica a basso impatto, quindi accessibile anche per coloro che abbiano difficoltà e riduzioni a livello motorio.
Per questo consente di agire sul corpo senza traumatizzarlo e andando a rinforzare profondamente la muscolatura.
I muscoli del busto e della schiena sono quelli maggiormente sollecitati, e sono anche quelli che sostengono di più il corpo, evitando le cadute.
Inoltre, nel Pilates si agisce anche molto sulla percezione e consapevolezza corporea, elementi che aiutano ad evitare di inciampare e di farsi male.
Ecco perché il Pilates non conosce età e dovrebbe essere praticato da tutti.