Sanihelp.it – Una corretta idratazione aiuta l’attenzione, le capacità psicomotorie e di valutazione: un dato importante, ricordato dagli esperti in vista della riapertura delle scuole.
«L'acqua è un elemento fondamentale per il cervello. L'insufficiente idratazione incide negativamente non solo sulle prestazioni fisiche, ma anche su quelle cerebrali: riduce l'efficienza aritmetica, il tempo di reazione, le capacità viso-motorie e verbali, nonché la memoria a breve termine», spiega Alessandro Zanasi, docente di malattie dell'apparato respiratorio all'Università di Bologna ed esperto dell'Osservatorio Sanpellegrino.
Secondo l'Osservatorio inoltre la disidratazione è in grado di ridurre temporaneamente le dimensione del cervello, rendendo più complicati i processi cognitivi: «Basta perdere un litro di liquidi, cosa che accade dopo novanta minuti di sudorazione costante, per indurre un effetto di restringimento dei tessuti cerebrali, pari a quello che si registra dopo quattordici mesi di invecchiamento o in seguito a due mesi e mezzo di malattia di Alzheimer».
«Lo stress causa la perdita di grandi quantità di acqua. Idratarsi, quindi, diventa ancora più importante in questa stagione per far fronte a situazioni di elevato sforzo, come lo studio. Infine, un corretto apporto di liquidi è di vitale importanza soprattutto per i ragazzi, in quanto dotati di meccanismi immaturi per quanto riguarda lo stimolo alla sete pur avendo un’elevata perdita di liquidi e stili di vita molto attivi», conclude Zanasi.