Sanihelp.it – Secondo uno studio dell’Univesrità di Helsinki è possibile prevedere nei bambini a partire dagli otto anni l’eventualità che in futuro abbiano bisogno di ricorrere a terapie psichiatriche: alcuni comportamenti infantili sarebbero infatti sintomatici.
La ricerca ha studiato il benessere psichico di circa seimila bambini finlandesi attraverso un’indagine condotta nel 1989. Negli stessi individui è stata poi monitorato l’eventuale uso di farmaci psicotropi e il ricovero in ospedali psichiatrici tra i 12 e i 25 anni di età. Si è così scoperto un legame con sintomi che i bambini manifestavano già a otto anni. Un'avvisaglia di depressione infantile, era per esempio connessa a successivi trattamenti per depressione, sia nei maschi sia nelle femmine, mentre un background familiare non sano era associato a una serie di cure psichiatriche negli adolescenti e nei giovani adulti di entrambi i sessi. I valori predittivi non sono uguali nei due sessi: i maschi mostravano sintomi diretti verso l'ambiente (aggressività, bullismo, furto), le femmine li rivolgevano su se stesse (depressione e ansia).
Spiega David Gyllenberg: «Se gli sviluppi della ricerca supporteranno i risultati di questa tesi e la salute mentale rientrerà tra i check up scolastici, bisognerà tenere conto delle differenze di genere. In ogni caso, per prevenire disordini mentali gravi, dovremmo essere in grado di identificarli in tempo».