Sanihelp.it – Putignano, borgo di pietre bianche incastonato nella pugliese Valle d'Itria, mette in scena il Carnevale più lungo: dal 26 dicembre al martedì grasso. La Citta del Carnevale, come ricorda un cartello stradale all'ingresso del paese, è la patria del divertimento (e del talento) carnevalesco da seicento anni. Putignano dispone di uno dei centri storici più belli e intatti del territorio, si estende su tre colli, a 375 metri sul livello del mare da cui dista 18 chilometri.
Carnevale di Putignano fa rima con cartapesta: è a quest’arte, coltivata con straordinaria maestria, che la festa deve la sua fama ed è quest’arte che esporta, contaminando carnevali di mezza Italia. Da anni la Fabbrica dei Giganti di Carta ospita sette cantieri principali e un ottavo destinato a carri più piccoli. Inseriti in un gioco competitivo, i maestri cartapestai, con le loro squadre, lavorano alacremente per mesi, saldando, modellando, incollando e colorando.
In principio l’idea è un bozzetto, che rappresenta la scommessa che coinvolge e orienta tutta la squadra. Oltre le dimensioni risultano determinanti le allegorie satiriche, le articolazioni e i movimenti, i colori e la fattura. Il bozzetto diventa scheletro metallico, scultura in argilla, poi forma in gesso e quindi carta su carta, colla di farina e acqua, trucco (un segreto per ogni maestro) e infine macchina per incanti. La presentazione diventa allora un rito propiziatorio che la città aspetta: è l’investimento di fatica e competenza che per secoli i maestri cartapestai di Putignano hanno coltivato e restituito a tutti, come un grande racconto popolare.
Secondo una certa tradizione letteraria, le origini della festa delle Propaggini, primo archetipo di quello che sarebbe poi diventato il Carnevale, sarebbero legate a un preciso evento storico: la traslazione delle reliquie di Santo Stefano compiuta dall’Abbazia di Monopoli a Putignano, al fine di preservarle dalle scorribande saracene. E così il 26 dicembre inizia il Carnevale di Putignano, il più lungo del mondo. Ancora oggi, per 6/7 ore di fila, decine di poeti dialettali si alternano sul palco della piazza cittadina per declamare versi satirici in rima contro i politici, i potenti e determinate abitudini sociali. L'attacco diretto e sfrontato si alterna con messaggi allusivi di natura sessuale, sempre e comunque al fine di propiziare un futuro migliore.
Farinella è la maschera ufficiale del Carnevale di Putignano; ideata negli Anni Cinquanta dal grafico Domenico Castellano, la maschera deve il proprio nome a un cibo tipico della gastronomia locale. Farinella è infatti una farina finissima ricavata da ceci e orzo abbrustoliti, integratore frugale di una dieta segnata in passato dalla povertà incalzante. La veste variopinta della maschera richiama i colori tipici di questo angolo del Mediterraneo.
Le sfilate dei carri allegorici iniziano domenica 5 febbraio e terminano il martedì grasso 22 febbraio. Sul piano organizzativo e sociale, il Carnevale di Putignano è a tutti gli effetti una Festa nel senso antico del termine: un’intera comunità contribuisce in diversa misura a produrre uno spettacolo nuovo ogni anno che rinnova una tradizione antichissima e ancora vitale. La visione e la partecipazione sono libere.
Un'occasione da non perdere per assaporare il carnevale più antico d’Europa (618esima edizione) e il più lungo per durata, per tuffarsi nella bellezza di una delle terre più accoglienti d'Italia e per fare il pieno di folklore, cultura ed enogastronomia.