Sanihelp.it – Immaginiamo di chiedere a chi pratica sport il perché della sua scelta. Avremmo risposte del tipo: «perché mi diverte» o «perché mi fa sentire meglio con me stesso». Queste risposte sottolineano come l’esercizio fisico sia correlato a una condizione mentale necessaria e motivante nei confronti dell’esercizio stesso.
Negli ultimi trent’anni quella del benessere fisico è diventata una delle industrie più importanti dell'Occidente. Questo perché si è compresa l’importanza del movimento come fattore protettivo nei confronti di patologie come quelle cardiovascolari, diabete e obesità. Inoltre fare sport e tenersi in forma suscita divertimento, benessere e autostima: stati d’animo positivi per la mente.
Se gli stili di vita odierni si ripercuotono così sulla salute fisica delle persone, perché non dovrebbero farlo anche sulla salute mentale?
Una ricerca statunitense ha determinato che basterebbero 20 minuti di esercizio al giorno per mantenere il nostro equilibrio biologico. Gli esercizi consigliati sono di tipo aerobico: corsa, nuoto, bicicletta, che incrementano la capacità respiratoria, l’ossigenazione dei tessuti e la resistenza alla fatica.
Ciò determina un più alto livello di benessere fisico che si traduce in una maggiore resistenza alle malattie, incremento delle difese immunitarie, riduzione del pericolo di malattie cardiovascolari e del diabete e in una sensazione di benessere generale e di fiducia nelle proprie possibilità fisiche e psicologiche.
Insomma il sistema corpo/mente è un insieme unico, per cui il benessere dell’uno non può essere disgiunto dal benessere dell’altro. L’esercizio fisico è quindi benessere per il tuo corpo, ma anche per la tua mente.
