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Bulimia nervosa

Disturbi alimentari

Sanihelp.it – La bulimia nervosa si caratterizza per la presenza di abbuffate che comportano poi l'assunzione di condotte compensatorie per prevenire l'aumento ponderale. Nel 30% dei casi la bulimia insorge dopo un percorso iniziale sovrapponibile all'anoressia. Anche in questo caso infatti, l'insoddisfazione per il proprio corpo e un ideale di magrezza estrema portano il soggetto a sottoporsi alla prima dieta. Le persone bulimiche però, a differenza delle anoressiche, faticano a mantenere un autocontrollo e cedono alla fame, mangiando fino all'abbuffata. Scatta una sorta di perdita di controllo, che si traduce nell'incapacità di fermarsi e nel bisogno irrefrenabile di continuare a mangiare fino a scoppiare.


Il DSM IV-R stabilisce come criteri diagnostici:
– Ricorrenti abbuffate. Un'abbuffata è caratterizzata da: mangiare in un definito periodo di tempo una quantità di cibo significativamente maggiore di quello che la maggior parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e in circostanze simili; sensazione di perdita di controllo durante l'episodio.
– Frequenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l'aumento di peso: vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici, enteroclismi o altri farmaci, digiuno, eccessiva attività fisica.

– Le abbuffate e le condotte compensatorie si verificano con una frequenza di almeno due volte alla settimana per tre mesi.
– I livelli di autostima sono influenzati dalla forma e dal peso corporei.
– Tali episodi non si verificano esclusivamente nel corso di episodi di anoressia nervosa.

La bulimia nervosa può essere distinta in due sottotipi:
con condotte di eliminazione: presenza di vomito autoindotto o uso eccessivo di lassativi, diuretici, enteroclismi.
senza condotte di eliminazione: vengono utilizzati altri comportamenti compensatori come il digiuno e l'esercizio fisico eccessivo.

Le abbuffate hanno di solito una durata piuttosto breve (entro l'ora) e sono spesso caratterizzate da un'alimentazione molto rapida. Il tipo di cibo è molto vario: da alimenti ad alto contenuto lipidico a dolci e zuccheri, a tutto quello che c'è a portata di mano, compresi cibi crudi o surgelati. Spesso i cibi vengono mescolati tra loro, senza che se ne percepisca il gusto.

L'abbuffata porta con sè disgusto per se stessi, senso di colpa, depressione, autosvalutazione e fallimento, per questo motivo spesso i soggetti bulimici si abbuffano di nascosto o nascondono riserve di cibo per poter soddisfare gli attacchi.In alcuni casi si giunge a comportamenti quali furto di cibo o di soldi per acquistarlo.

La perdita di controllo e l'abbuffata si scontrano con il desiderio di magrezza, per cui i soggetti bulimici mettono in atto una serie di comportamenti volti a prevenire l'aumento di peso e a tentare di addolcire il senso di colpa.: nascono così le condotte compensatorie (vomito, uso di lassativi, diuretici, pillole dimagranti, eccessivo esercizio fisico e restrinzione alimentare). 


La persona bulimica incappa così in un circolo vizioso: restrizione – abbuffata – comportamenti compensatori – restrizione – abbuffata, che si ripete in continuazione, più volte al giorno, fino a interferire con la vita sociale e lavorativa/di studio.

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