Sanihelp.it – I capisaldi della prevenzione sono: adeguati comportamenti alimentari, igiene personale, vaccinazioni.
Vi consigliamo in ogni caso di rivolgervi alla sezione di Medicina dei Viaggi della vostra ASL per avere informazioni dettagliate ed esaustive.
Ecco le dieci regole d’oro cui fare riferimento:
1. Bere soltanto da bevande imbottigliate e sigillate.
2. Non aggiungere ghiaccio alle bevande.
3. Non bere latte o mangiare latticini non pastorizzati.
4. Frutta e verdura crude vanno consumate solo dopo averle sbucciate.
5. Non consumare pesce o frutti di mare crudi o poco cotti.
6. Non mangiare carni crude.
7. Consumare solo cibi ben cotti, ancora caldi.
8. Non acquistare generi alimentari da venditori ambulanti.
9. Curare l’igiene personale, usare acqua potabile anche per lavarsi i denti, lavarsi sempre le mani prima dei pasti e dopo l’uso dei servizi igienici.
10. In mancanza di acqua potabile consumarla solo dopo bollitura o con l’aggiunta di qualche disinfettante.
Molte infezioni alle quali ci si espone durante un viaggio possono essere prevenute grazie alle relative vaccinazioni. Vi ricordiamo però che ogni vaccinazione deve essere somministrata sotto stretta osservanza di un medico accreditato.
Come spiega Emanuela Zamparo, Past President della Società Italiana della Medicina dei Viaggi e delle Migrazioni (SIMVIM), esistono dei vaccini molto efficaci, altamente immunogeni e ben tollerati che ci aiutano nella prevenzione delle più frequenti malattie a trasmissione orofecale.
Vaccino antitifico: sono disponibili due vaccini, un vaccino parenterale, monodose e un vaccino orale che prevede l’assunzione di tre capsule a giorni alterni.
Vaccino anticolerico: è un vaccino orale, richiede due somministrazioni intervallate da 1-6 settimane con una dose di richiamo a distanza di due anni per gli adulti e i bambini con più di 6 anni e a sei mesi per i bambini con meno di 6 anni. Conferisce anche una certa immunità nei confronti della diarrea del viaggiatore causata dall’ETEC.
Vaccino antiepatite A: vaccino altamente immunogeno e ben tollerato; richiede una somministrazione al tempo 0 con un richiamo a distanza di 12 mesi. Già dopo la prima settimana dalla vaccinazione sono presenti anticorpi nel 96% dei vaccinati.