Le emorroidi sono dei cuscinetti di tessuto spugnoso molto ricco di vasi sanguigni, situato nella parte terminale del retto e dell'ano. Sono strutture anatomiche normali (presenti già nel feto) e hanno una specifica funzione: quella di partecipare alla continenza di liquidi e dei gas. Le emorroidi formano dei plessi: il plesso interno è posto sopra la linea pettinata il plesso esterno è posto al di sotto della linea pettinata.
Per anni si è usato il termine anatomico emorroidi per definire i sintomi clinici rappresentati da congestione, sanguinamento, prolasso, trombosi e dolore. Oggi è corretto usare il termine di malattia emorroidaria e non emorroidi per definire la patologia a carico di tali strutture.
La malattia delle emorroidi è provocata dal cedimento del rivestimento mucoso del canale ano rettale e dal suo scivolamento verso il basso che determina la spinta verso l’esterno dei plessi emorroidarii . Questo scivolamento della mucosa ano-rettale e il prolasso dei plessi emorroidarii sono responsabili della malattia emorroidaria e della sintomatologia ad essa correlata
Tale teoria del prolasso mucoso, ormai accettata universalmente ci permette di classificare il prolasso emorroidario in quattro gradi
primo grado
Prolasso interno, che non si estende oltre il margine anale durante la defecazione;
secondo grado
Prolasso esterno, che migra verso l'esterno solo durante la defecazione, per poi rientrare spontaneamente al termine di questa;
terzo grado
Prolasso esterno che migra come il precedente verso l’esterno alla defecazione, ma che si riduce solo manualmente;
quarto grado
Prolasso esterno permanente, riducibile o non riducibile che viene fuori spontaneamente indipendentemente dalla defecazione.
La cura emorroidi, affrontate più in dettaglio negli altri articoli dell'aprofondimento malattie emorroidi, possono essere suddivise in cure farmacologiche e chirurgiche.