Sanihelp.it – L’esfoliazione rappresenta un gesto fondamentale nella beauty routine per favorire il rinnovamento cellulare e migliorare la texture della pelle.
Serve essenzialmente per eliminare le cellule morte dallo strato corneo superficiale, rendendo la pelle più luminosa, uniforme e pronta a ricevere i trattamenti successivi.
Esistono diverse modalità di esfoliazione, ciascuna con specifiche caratteristiche e indicazioni.
«Secondo il metodo utilizzato, si hanno diverse modalità di esfoliazione: meccanica, attraverso scrub con microgranuli, chimica con l’uso di acidi esfolianti, enzimatica, sfruttando enzimi generalmente naturali che favoriscono un processo di rimozione delle cellule superficiali in modo delicato – spiega Benedetta Basso, cosmetologa AIDECO – Associazione Italiana Dermatologia e Cosmetologia – La scelta del tipo di esfoliazione dipende dalle esigenze specifiche della pelle e dalla sua sensibilità».
L’esfoliazione meccanica si basa sull’azione di particelle solide (come frammenti di noccioli della frutta) che rimuovono le cellule morte per attrito.
L’esfoliazione chimica sfrutta invece alfa- e beta-idrossiacidi (AHA, BHA) come l’acido glicolico, lattico e mandelico (AHA) o l’acido salicilico (BHA) per promuovere un’esfoliazione attraverso la rottura dei legami tra le cellule ormai non più vitali dello strato superficiale della pelle. Infine, l’esfoliazione enzimatica, grazie a enzimi come la papaina e la bromelina, garantisce un’azione più delicata, adatta anche alle pelli sensibili.
«Gli acidi esfolianti, come l’acido mandelico derivato dalle mandorle amare, hanno un ruolo importante nel migliorare la luminosità della pelle e contrastare le discromie. L’acido mandelico, in particolare, essendo più delicato rispetto ad altri AHA, è ben tollerato anche dalle pelli sensibili» sottolinea la cosmetologa.
Oltre agli AHA, tra gli ingredienti utilizzati per l’esfoliazione chimica troviamo anche i BHA, come l’acido salicilico, ideale per pelli grasse e a tendenza acneica.
Un altro aspetto importante da considerare è la combinazione di ingredienti esfolianti con agenti idratanti e lenitivi.
L’acido ialuronico, per esempio, aiuta a mantenere il giusto livello di idratazione dopo l’esfoliazione, mentre estratti di camomilla e aloe vera contribuiscono a calmare eventuali arrossamenti.
L’equilibrio tra esfoliazione e idratazione è essenziale per evitare di stressare la pelle e ottenere il massimo beneficio dal trattamento.
La pratica dell’esfoliazione deve essere adattata alla stagionalità e al tipo di pelle.
Nei mesi invernali, quando l’esposizione solare è minore, si possono utilizzare gli esfolianti con maggiore tranquillità.
In estate, invece, è preferibile limitare la frequenza dei trattamenti per evitare sensibilizzazioni, soprattutto in caso di esposizione alla luce solare.
«Una skincare mirata e personalizzata è il segreto per mantenere la pelle sana e luminosa tutto l’anno.
L’importante è non trascurare mai la protezione solare, che va sempre applicata dopo qualsiasi trattamento esfoliante per prevenire danni e discromie» avverte la dottoressa.
È sempre fondamentale tenere conto delle esigenze specifiche di ogni tipo di pelle.
Le pelli grasse possono beneficiare di un’esfoliazione più frequente, mentre le pelli secche e sensibili dovrebbero limitare l’uso di esfolianti troppo aggressivi e preferire trattamenti più delicati.