Sanihelp.it – Il claim scelto quest’anno per la Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno che si svolge dal 1° al 7 ottobre è Closing the Gap. Breastfeeding Support for All.
Il tema portante dell’evento, infatti, è migliorare il sostegno all’allattamento al seno per ridurre le disuguaglianze esistenti nella nostra società, con particolare attenzione ai tempi di emergenze e crisi.
Negli ultimi 12 anni, il numero di bambini di età inferiore ai sei mesi esclusivamente allattati al seno è aumentato di oltre il 10%.
Questo significa che il 48% dei neonati in tutto il mondo ne beneficia (dati Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) -Unicef), con centinaia di migliaia di vite salvate grazie all’allattamento al seno.
Il latte materno rappresenta, infatti, uno scudo prezioso che protegge i piccoli, non solo nei primi mesi, ma per tutto l’arco della vita, riducendo, ad esempio, l’incidenza di malattie cardiovascolari e metaboliche, dall’ipertensione al diabete.
I benefici dell’allattamento al seno, però, vanno oltre la salute fisica.
Rappresentando un elemento di continuità tra l’utero materno e il mondo esterno, favorisce la simbiosi tra mamma e bambino, che ritrova nel latte di mamma qualcosa di molto simile, per composizione, consistenza e odore, al liquido amniotico.
«Ribadiamo in queste giornate quanto raccomandato dall’OMS, ovvero l’importanza di garantire l’allattamento esclusivo almeno per i primi sei mesi di vita e il nostro impegno per eliminare i tanti ostacoli (gap) ancora esistenti,- sostiene il dott. Luigi Orfeo, presidente della Società Italiana di Neonatologia (SIN) che aggiunge- Serve, infatti, una migliore rete di sostegno familiare e lavorativo, ma anche la possibilità del rooming-in del bimbo insieme alla mamma in tutti gli ospedali, per favorire un buon avvio dell’allattamento già dai primi momenti. Ancora oggi, purtroppo, almeno una struttura su tre non lo consente o lo consente solo in modo parziale».
Proprio con l’obiettivo di incrementare il tasso di allattamento in ospedale, la SIN, da sempre in prima linea per la promozione e il sostegno dell’allattamento materno, ha avviato il progetto Policy Aziendale sull’Allattamento (PAA), cui hanno già aderito 62 Aziende Sanitarie, con complessivi 108 Punti Nascita, appartenenti a 14 su 21 Regioni e/o Province Autonome italiane.
Tra gli interventi mirati del progetto, c’è la maggior diffusione delle pratiche facilitanti l’avvio e la durata dell’allattamento, come ad esempio il contatto pelle a pelle sin da subito in sala parto.
L’efficacia del contatto pelle a pelle è stata confermata anche da un recente studio osservazionale prospettico, condotto dalla Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell' Ospedale Policlinico di Bari e dall’Ospedale San Giovanni di Dio di Melfi.
Sono stati arruolati complessivamente 160 neonati, di cui 79 (49,4%) sottoposti al contatto pelle a pelle.
È emerso che, a tre mesi di vita, la percentuale di allattamento al seno esclusivo era maggiore (71 %) nei neonati sottoposti a contatto pelle a pelle alla nascita, rispetto ai neonati non sottoposti a questa pratica (53 %).
Un altro strumento risultato molto efficace per la promozione ed il sostegno dell’allattamento è il tele-supporto ai genitori, di ulteriore aiuto oltre alle usuali visite degli operatori effettuate in presenza.
L’incremento del tasso di allattamento esclusivo a 3 mesi dal parto aumenta del 25% col tele-supporto, mostrando un effetto positivo anche fino ai 6 mesi. Su queste basi, la SIN ha realizzato e diffuso una Position Statement sul Tele-supporto all’Allattamento, coordinata dal dott. Riccardo Davanzo, Presidente della Commissione Allattamento della Società Italiana di Neonatologia (COMASIN).