Sanihelp.it – Il carcinoma polmonare a piccole cellule o microcitoma (in inglese small-cell lung cancer o SCLC) è un tumore al polmone caratterizzato da una rapida crescita e una precoce disseminazione metastatica. Colpisce prevalentemente i pazienti di sesso maschile, in genere anziani fumatori o ex fumatori e rappresenta circa il 15% di tutti i tumori polmonari. Il microcitoma origina dalle cellule neuroendocrine presenti nei bronchi e in genere dà dei sintomi poco specifici, quali tosse, dispnea, difficoltà nella deglutizione, perdita dell’appetito, sangue che esce dalle vie respiratorie.
Le terapie classiche per la malattia in stadio localizzato sono la chemioterapia e la radioterapia, mentre per la malattia in stadio metastatico alla chemioterapia viene associata l’immunoterapia.
Oggi una nuova prospettiva si ha grazie a un anticorpo bispecifico appartenente alla classe delle BiTE (Bispecific T-cell Engager): Tarlatamab. Il suo meccanismo d’azione consiste nell’avvicinare i linfociti T, le cellule del sistema immunitario, alle cellule tumorali, favorendo l'attivazione delle prime e la conseguente distruzione delle seconde. Questo meccanismo d'azione rappresenta un approccio innovativo nell'immunoterapia oncologica, mirato a potenziare la risposta immunitaria contro il tumore.
Lo studio sul farmaco, prodotto dalla azienda farmaceutica Amgen, ha fatto sì che la FDA (Food and Drug Administration) lo autorizzasse.
«Il carcinoma polmonare a piccole cellule è una delle neoplasie più aggressive, con un elevato bisogno insoddisfatto di terapie più efficaci. I risultati principali dello studio dimostrano un enorme beneficio clinico per le persone che convivono con questa malattia devastante e confermano Tarlatamab come standard di cura», ha affermato Jay Bradner, vicepresidente esecutivo della divisione Ricerca e Sviluppo di Amgen. «Non vediamo l'ora di condividere questi risultati con la comunità scientifica e le autorità sanitarie, mentre continuiamo i nostri sforzi per rendere disponibile Tarlatamab ai pazienti di tutto il mondo».