Sanihelp.it – «Oggi 8 maggio è una giornata molto importante per migliaia di noi: è la Giornata mondiale del tumore ovarico, una malattia subdola che si nasconde e di cui spesso non si riescono a capire in tempo i segnali. Per questo è molto importante mantenersi informate. Sono molto felice di essere al fianco di tutte queste donne facendomi portavoce della Fondazione Aiom per la campagna Tumore ovarico: manteniamoci informate» così nel videomessaggio diffuso in occasione della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico Claudia Gerini annuncia la campagna di cui è testimonial, promossa da Fondazione AIOM insieme ad ACTO Onlus (Alleanza Contro il Tumore Ovarico), LOTO Onlus, Mai più sole ed aBRCAdaBRA, con il sostegno non condizionato di GSK
In Italia ogni anno oltre 5.000 donne ricevono una diagnosi di tumore ovarico, uno dei più aggressivi tumori femminili. A causa di sintomi aspecifici o non riconosciuti, in circa l’80% per cento dei casi la malattia viene diagnosticata in fase già avanzata. Oggi però lo scenario è in evoluzione e una delle novità più importanti di questi anni è la possibilità per tutte le pazienti di accedere alle terapie di mantenimento, che permettono di allontanare le ricadute dopo chemioterapia e che si sono dimostrate efficaci sul tumore ovarico.
La campagna Tumore ovarico: manteniamoci informate prevede appunto attività di informazione online ed eventi sul territorio per valorizzare l’importanza dell’informazione e le nuove opportunità delle terapie di mantenimento, a cui possono accedere tutte le pazienti con tumore ovarico.
«Sono in arrivo tantissime iniziative: vi invito a visitare il sito internet www.manteniamociinformate.it. Vogliamo essere al fianco di queste donne, aiutarle, sostenerle, offrire tante opportunità di cura, offrire ascolto» conclude la testimonial. Sullo stesso portale sin da ora sono disponibili tutte le informazioni sulla campagna e sul tumore ovarico: non mancano contenuti multimediali informativi che è possibile condividere per contribuire a diffondere l’informazione.
