Sanihelp.it – La signora del judo. Così Giulia Quintavalle ha titolato il suo libro uscito lo scorso anno. E lei, 33 anni, è davvero la signora di questo sport, che ha cominciato a praticare a 5 anni: è stata, infatti, la prima donna italiana a vincere un oro olimpico nel judo, nel 2008 a Pechino, nella categoria 57 kg, e con lei le Azzurre hanno conquistato, nel 20120, l’oro a squadre nei Campionati Europei, un titolo mai vinto prima.
Una sportiva di tutto rispetto che, come altre colleghe di altre discipline (come Elisa Rigaudo o Josefa Idem), ha scelto di curarsi anche con l’omeopatia. È lei stessa a raccontarlo: « Ho iniziato a curarmi con l’omeopatia nel 2010 per una forma di ansia che si riacutizzava in occasione di alcune gare. Su indicazione del medico che mi segue, cominciai ad assumere il medicinale omeopatico Gelsemium sempervirens per gestire al meglio l’ansia d’anticipazione prima di una competizione. Riuscire a ridurre la tensione emotiva gioca un ruolo fondamentale nel risultato di una gara!».
Un alleato, l'omeopatia, anche per le inevitabili conseguenze di uno sport di contatto come il suo. «C’è chi è più soggetto a traumi alle ginocchia, chi alle spalle. Per me si è trattato sempre di distorsioni alle caviglie. In questi casi utilizzo Arnica montana, sia in granuli che nella formulazione in gel» dice. «Un impacco con l’Arnica, da tenere anche tutta la notte, riassorbe velocemente l’edema e mi permette di tornare ad allenarmi o gareggiare il giorno successivo. É il medicinale omeopatico che porto sempre con me in trasferta».
Ma la Quintavalle non è solo una judoca. Dopo le Olimpiade si è sposata ed è diventata mamma di Leonardo, che oggi ha 3 anni, e anche per lui sceglie i rimedi omeopatici: « Come molte mamme, utilizzo per il mio bimbo l’omeopatia come terapia annuale per la prevenzione influenzale. Per la tosse scelgo in genere uno sciroppo omeopatico e mi faccio consigliare anche altri medicinali omeopatici a seconda dei sintomi».