Sanihelp.it – Immaginate Gabriele Cirilli, reduce dal successo di Tale e quale show al fianco di Carlo Conti, nei panni di un calciatore: non sarà la sua prossima fatica da attore comico, ma è quello che è stato in gioventù. Fino a 19 anni, infatti, era centrocampista nel Sulmona, uno di quelli che ogni settimana fa tre allenamenti e una partita.
Un passato sportivo intenso che sembra abbia lasciato il segno: intorno ai 30 anni, infatti, ha cominciato a soffrire «di dolori lancinanti a livello dell’anca, fitte acute che si irradiavano fino all’inguine e alla parte anteriore interna della coscia. Un vero tormento» come lui stesso ha recentemente svelato in una intervista rilasciata al mensile Ok salute e benessere.
Una radiografia ha svelato il problema: un inizio di coxartrosi, cioè di artrosi dell’anca, derivante, con probabilità, proprio dagli intensi e prolungati sforzi cui l’articolazione era stata sottoposta durante l’attività calcistica. Un problema degenerativo che si può risolvere definitivamente solo con l’intervento chirurgico di sostituzione dell’articolazione con una protesi, operazione che, però, generalmente, viene effettuata in età avanzata.
Cirilli, per nulla entusiasta all’idea di farsi operare, si è rivolto a un osteopata e fisioterapista che ha previsto per lui un programma di rieducazione e di terapia ad hoc. «Mi ha consigliato di praticare un paio di volte a settimana uno sport dolce per rafforzare le fasce muscolari intorno all’articolazione. Ideale è il nuoto, ma mi risultava difficile da conciliare con il lavoro, così mi sono orientato su pilates e gyrotonic, comunque utilissimi perché basati su movimenti naturali e fluidi che migliorano l’elasticità di muscoli e articolazioni» racconta il comico, che subito si è iscritto in palestra con entusiasmo.
«All’inizio, però, ero un po’ perplesso: il recupero fisico tardava ad arrivare e io soffrivo perennemente di quelle maledette fitte che mi lasciavano senza fiato. Ma non mi sono dato per vinto, ho continuato ad allenarmi con costanza e dopo diversi mesi finalmente ho iniziato a provare sollievo» rivela, ora che sono sette anni che continua la pratica uno o due volte a settimana. «Credetemi, nonostante non sia possibile guarire la coxartrosi, grazie al pilates, al gyrotonic e a alle nuove abitudini posturali, ormai non soffro più di dolori».