Sanihelp.it – In un periodo in cui se ne sente tanto parlare tutti dovrebbero avere un’idea piuttosto chiara di che cosa sia lo stalking. Eppure le cose non stanno esattamente così. Il 71% degli studenti universitari italiani, infatti, non sa cosa significhi questa parola.
A evidenziarlo è una ricerca condotta dall’Osservatorio nazionale sullo stalking (Ons) di Roma su 800 giovani di sedici facoltà dell’ateneo La Sapienza.
Come osserva Massimo Lattanzi, psicoterapeuta e fondatore dell’Ons: «È allarmante il gap fra la portata del fenomeno e il suo grado di conoscenza, soprattutto fra le nuove generazioni. È un problema che coinvolge anche i più giovani, ma di cui proprio loro hanno poca consapevolezza: a seguito di chiarimenti sulle forme dello stalking, infatti, il 12,7% degli studenti intervistati si è riconosciuto vittima, il 4% autore».
Secondo i dati Istat del 2006 sono 1.139.000 le donne che nel nostro Paese sono state vittime di stalking nel corso della loro vita.
Nell’80% dei casi, secondo l’Ons, le vittime sono donne e la durata media delle persecuzioni è di circa un anno e mezzo. Circa il 70% di chi ha subito stalking, ha avuto conseguenze a livello psico-relazionale spesso gravi, ma solo il 17% ha sporto denuncia alle Forze dell’Ordine.
Bassa è infatti la propensione alla denuncia da parte degli intervistati: secondo la ricerca solo il 17% racconterebbe le molestie subite. Il 26% preferirebbe aiutare lo stalker piuttosto che farlo arrestare; il 13% ha paura di aumentarne l’aggressività e peggiorare la situazione; il 7% ritiene di non essere creduto e un 7% crede che non si tratti di fatti gravi.