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Regalami una rosa

Festa della Mamma

Sanihelp.it – La mitologia narra che fu creata per competere in bellezza con la dea Afrodite. Simbolo d’amore nel linguaggio dei fiori, la rosa parla di bellezza non solo guardandola e annusandone l’inebriante profumo, ma anche scoprendola nei tanti cosmetici che la scelgono come pregiato ingrediente naturale per la cura della pelle.


Più di 3 mila varietà differenti per forme, colori e intensità di profumo. Sono però in genere quattro le specie di rose che vengono usate in cosmetica inuna gamma completa di formule, dai tonici, nuove declinazioni della classica acqua di rose, alle creme, dai detergenti per il viso e il corpo alle acque aromatiche che addolciscono, idratano e profumano con discrezione la pelle.

Rosa damascena

Nei paesi arabi che la coltivano viene chiamata »rosa del Profeta» per il suo profumo avvolgente e intenso che regala ai cosmetici una nota aromatica sensuale, pronta a offrire morbidezza alla pelle e una sensazione di rasserenante calma alla mente.

Rosa centifoglia

La sua particolarità è quella di avere più di cento petali e un profumo inebriante che la rende unica, anche in ambito cosmetico. Dai petali di quella che si chiama anche rosa pallida deriva un olio ricco di polifenoli antiossidanti e acidi grassi essenziali che, come un prezioso elisir di bellezza, nutre e rigenera la pelle, distende i tratti, cancellando i segni della stanchezza e dello stress, previene secchezza e screpolature per offrire morbidezza e luce al viso.

Rosa canina

E’ la varietà di rosa spontanea più comune in Italia di cui fa tesoro innanzitutto la tradizione erboristica che usa le sue bacche, ricchissime di vitamina C, per rafforzare ii sistema immunitario. Anche la cosmetica l’apprezza proprio per il suo apporto di vitamina C dal potere antiossidante e illuminante, capace di prevenire e attenuare i segni del tempo, dare uniformità e vitalità all’incarnato e stimolare la produzione di collagene restituendo elasticità e compattezza al tessuto cutaneo. Senza dimenticare la sua delicata azione antinfiammatoria, utile per contrastare piccole irritazioni e rossori.

Rosa mosqueta

Conosciuta anche come rosa del Cile perché originaria del Sud America, è una piccola rosa spontanea simile alla rosa canina. I semi contenuti in gran quantità nelle sue bacche rosse danno un olio delicatamente profumato, apprezzato in cosmetica per la sua ricchezza in antiossidanti come la vitamina A e in acidi grassi essenziali Omega 3 e 6 dalle proprietà protettive, rigeneranti e antietà» commenta l’esperta. L’olio di rosa mosqueta quindi, oltre ad essere usato puro grazie alla facilità di assorbimento, è un ingrediente chiave in formulazioni anti-età, ma anche in creme nutrienti per la pelle secca e trattamenti che contrastano cedimenti e smagliature grazie alle sue virtù stimolanti e riparatrici.

L’olio essenziale si usa così

Per il suo profumo intenso, inebriante al punto tale da essere considerato dagli antichi un tramite verso il divino, l’olio di rosa viene da sempre usato nelle cerimonie di preghiera e nelle pratiche di meditazione per favorire il rilassamento e l’apertura della mente. Proprio per questo ne bastano poche gocce da massaggiare sul polso oppure da applicare sul corpo, dopo averle aggiunte a un olio di oliva o di mandorle dolci, per infondere calma e serenità quando ci si sente tesi e ansiosi. L’essenza di rosa concilia anche il sonno: la si può aggiungere nell’acqua di un bagno serale rilassante oppure versarla su un dischetto di cotone da tenere sul cuscino.

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