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L’ipertiroidismo rende la calligrafia più nervosa

Sanihelp.itLa tiroide svolge una funzione fondamentale nell'essere umano: essa è responsabile della produzione di ormoni che possiedono un ruolo di regolazione del metabolismo dell'essere umano, in particolare incidendo sul consumo di ossigeno a riposo, sul fabbisogno calorico giornaliero, sull'ossidazione del glucosio, sulla sintesi proteica e sulla funzionalità cardiaca. Nel bambino risultano poi particolarmente importanti: controllano lo sviluppo cerebrale del feto e risultano particolarmente essenziali per lo sviluppo dei vari apparati, in special modo quello scheletrico. Purtroppo, però, anche la tiroide può essere soggetta a malattie, quali l'ipertiroidismo o l'ipotiroidismo, a seconda che la ghiandola produca ormoni in eccesso o in difetto: tali patologie sono solitamente caratterizzate da una non adeguata assunzione, tramite l'alimentazione, di iodio e selenio, elementi fondamentali per il suo corretto funzionamento.


In generale, è difficile fare una stima dell'incidenza che le patologie a carico della tiroide possiedono sulla popolazione, ma è riconosciuta una maggiore vulnerabilità da parte delle donne rispetto agli uomini. L'ipertiroidismo è caratterizzato da alcuni sintomi piuttosto comuni, tra cui stati d'apatia e depressione, perdita di peso, eccessiva sudorazione, iperattività ed irritabilità; mentre, al contrario, segni evidenti di ipotiroidismo possono essere aumento di peso, parestesia, freddo alle estremità e frequenza cardiaca rallentata.

Da oggi vi è un altro sintomo da prendere in considerazione per una corretta diagnosi che porti a scoprire se si è affetti o meno da queste tipologie di malattia: in particolare, da ipertiroidismo. I ricercatori del Policlinico Gemelli di Roma hanno eseguito un esperimento su di un gruppo di pazienti affetti da questa patologia a causa del morbo di Graves-Basedow, che rappresenta la causa più frequente di un'eccessiva produzione di ormoni tiroidei. Al momento della diagnosi, gli scienziati hanno chiesto ai pazienti di scrivere un testo prestabilito: dopo un anno, a seguito della normalizzazione dei livelli ormonali tramite la terapia farmacologica, hanno chiesto agli stessi di redigere il medesimo scritto. Grazie alla collaborazione dell'avvocato Cristina Botti, perito grafologo e Segretaria dell'Associazione Grafologica Italiana, si è giunti alla conclusione che l'ipertiroidismo provochi, tra le altre cose, anche un'alterazione della calligrafia degli individui, rendendola più spigolosa e nervosa.

I risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista specializzata Thyroid, organo ufficiale dell'American Thyroid Association, risultano particolarmente importanti per un duplice aspetto. Il primo, come spiegato in precedenza, consiste nella possibilità di possedere un nuovo metodo per la diagnosi tempestiva di un tale disturbo; in secondo luogo, non vanno sottovalutate le implicazioni giuridiche conseguenti a questo esperimento. Per fare un esempio, i testamenti redatti mentre ci si trova in condizioni di ipertiroidismo potrebbero venire impugnati e resi nulli adducendo come motivazione che si tratti di un falso, quando invece si tratta di una semplice conseguenza della patologia. Per questa ragione gli scienziati dell'Università Cattolica del Policlinico Gemelli di Roma, autori dello studio, hanno richiesto esplicitamente all'Organizzazione Mondiale della Sanità di includere ufficialmente le variazione grafiche tra i sintomi dell'ipertiroidismo.

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