Smagliature
La malattia è anche conosciuta come:
atrofie dermo-epidermiche a strie, striae distensae, striae rubrae, striature atrofiche, strie da distensione
INDICE
Antiestetiche e fastidiose strisce bianche che danneggiano la pelle delle gambe: sono le odiatissime smagliature, un’inestetismo comune quanto ostinato. Ma i rimedi non mancano…
Categoria: Malattie dermatologiche
Che cos’è – Smagliature
Tutto sulle smagliature
Cellulite e smagliature: le ossessioni estetiche di ogni donna.
Ma se la prima è ben conosciuta e facilmente identificabile, il tema Smagliature e dintorni genera ancora un po’ di confusione.
Cominciamo dall’inizio: prima di intraprendere ogni lotta è sempre bene conoscere il proprio nemico.
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Cosa sono?
Le smagliature si presentano come aree infossate nelle quali la cute è atrofica e presenta una particolare pigmentazione che va dal rosso (le più giovani) al bianco perlaceo (le più datate).
Sono solitamente raggruppate a due o a tre, parallele tra loro e perpendicolari al senso in cui agiscono le forze di trazione sulla cute. Istologicamente assomigliano ad alcune cicatrici.
L'inestetismo non è dovuto solo alla differenza di colore della pelle, ma anche a una riduzione di spessore del derma, che causa la comparsa di un avvallamento visibile. -
Come si formano?
Si formano a partire da una rottura da stress (tensione) dello scheletro connettivale del derma (collagene ed elastina).
In pratica nascono quando il tessuto cutaneo, sottoposto a eccessiva tensione, perde la sua elasticità e subisce una lesione dovuta a uno sfibramento sia del derma che dell'epidermide. -
Una volta comparse possono essere eliminate?
Purtroppo no: le smagliature rappresentano un danno cutaneo permanente. -
Da cosa sono causate?
La smagliatura si costituisce quando la pelle subisce una forte tensione. Ciò avviene per esempio in seguito a consistenti e repentini variazioni di peso (sia perdita che aumento), tipici di alcune circostanze come il periodo puberale di crescita o una gravidanza.
In quest’ultimo caso il corpo della donna subisce uno straordinario e repentino aumento di volume: è normale che il tessuto connettivo, stressato dalla dilatazione, subisca degli strappi dovuti al rigonfiamento. -
Quali sono i punti più colpiti?
Fianchi e addome (specie in caso di gravidanza o di repentino dimagrimento), glutei e cosce (smagliature tipiche dei sedentari o di chi pratica sport intensi, come di chi indossa frequentemente pantaloni troppo stretti), seno (durante le fasi di gravidanza e allattamento, ma anche nel periodo dello sviluppo adolescenziale, oppure in caso di seno prosperoso e quindi più soggetto, a causa del peso, al rilassamento) e interno braccia (a cause del rilassamento cutaneo di questa zona, causato in particolare da invecchiamento e dimagrimento).
Smagliature: la parola all’esperto
Se parliamo di strie atrofiche forse la parola non ti dice granché, ma se nominiamo le smagliature sicuramente sai a cosa ci riferiamo. Le smagliature sono infatti un estetismo che accomuna molte donne, e non solo loro.
Sanihelp.it ha chiesto a un dermatologo alcuni chiarimenti.
Innanzitutto, si può definire la formazione delle smagliature una patologia?
«Certo», spiega la dottoressa Silvia Pinelli, responsabile della sezione Dermocosmesi dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano, «anche se spesso la loro comparsa è sintomo di altre patologie, di natura ormonale.
È un disturbo tipico della pubertà: l’allungamento del fisico, specifico del momento dello sviluppo, così come l’ingrassamento, mettono a dura prova la tenuta del tessuto cutaneo, che non regge la velocità di crescita (sia verticale, nel senso dell’altezza, che orizzontale, nel senso di aumento di peso) e quindi si spezza».
Ma non tutti sono soggetti alle smagliature allo stesso modo, infatti un ruolo importante è svolto dalla storia familiare:
«Esiste una predisposizione, che può essere di tipo familiare o etnico, oppure ormonale.
In questo secondo caso la colpa delle smagliature è da attribuirsi alla fluttuazione degli ormoni surrenali, un’instabilità tipicamente puberale.
Nel momento in cui viene appurata una familiarità, se si verificano determinate condizioni compare la smagliatura».
E quali sono queste condizioni? «Quelle che dicevo prima, cioè crescita in altezza e/o ingrassamento, ma anche una gravidanza o una pratica sportiva che implica sforzo intenso».
Quest’ultima precisazione ci permette di toccare un’altra questione importante: il sesso delle vittime non è solo quello femminile, infatti neanche i maschietti sono esenti da questo inestetismo.
«La percentuale di soggetti maschili colpiti da smagliature è leggermente inferiore a quella delle donne, soprattutto per quanto riguarda coloro che praticano body building o altri sport che ipertrofizzano i muscoli.
Se nella donna i punti più colpiti sono seno, addome, fianchi, cosce e glutei, le smagliature maschili si localizzano sui bicipiti, nel cavo ascellare e in regione lombare, cioè in quelle parti che sono appunto sottoposte a sollecitazioni muscolari molto energiche».
Ma anche i fianchi e le natiche degli ometti possono riempirsi di antipatiche striscioline se si esagera con lo sforzo muscolare, quello che gonfia i muscoli, per intenderci.
«Per questo motivo consiglierei ai culturisti di non utilizzare sostanze ormonali come gli anabolizzanti, che accelerano il processo di ipertrofia muscolare».
Attenzione però: questo non significa che lo sport è controindicato, anzi.
«L’attività sportiva è importantissima, e può essere scelta seguendo le proprie passioni e inclinazioni, l’importante è la quantità: il potenziamento muscolare deve essere graduale, per non danneggiare il tessuto cutaneo».
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Prevenzione – Smagliature
10 regole anti smagliature
Si può parlare di prevenzione nel caso delle smagliature?
«Certo», risponde la dottoressa Silvia Pinelli, responsabile della sezione Dermocosmesi dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano «anzi, soprattutto le donne, che hanno forti fattori predisponenti (tempeste ormonali, sbalzi di peso, gravidanze) devono curare il loro stile di vita e l’alimentazione.
Per esempio, nei momenti cruciali della pubertà e della gravidanza, chi è predisposto all’effetto yo yo deve evitare dimagrimenti e ingrassamenti rapidi e ravvicinati: il miglior amico delle smagliature è, insomma, l’effetto fisarmonica, dato da diete drastiche e troppo promettenti, che fanno perdere molto peso in poco tempo (ma che con la stessa rapidità lo fanno riacquistare). L’ideale è perdere uno o massimo due chili al mese».
Inoltre esistono altri fattori che agiscono negativamente sulla pelle: una dieta sregolata, lo stress, la sedentarietà e la disidratazione.
Vediamo cosa si può fare per ridurre la possibilità di comparsa delle smagliature:
- seguire un’alimentazione equilibrata, evitando diete drastiche, ma tenendo sotto controllo il peso. Consumare frutta e verdura, ricche di oligoelementi, vitamina A, C ed E: aiutano la pelle a mantenersi morbida ed elastica, oltre a combatterne il precoce invecchiamento
- ridurre lo stress, che influisce sul metabolismo e quindi sulle variazioni ponderali
- non fumare: il fumo è un nemico della vascolarizzazione cutanea
- applicare in gravidanza prodotti elasticizzati a base di elastina, collagene, biostimoline, vitamine ed estratti di placenta: stendere i prodotti con un massaggio, che stimola la microcircolazione superficiale, favorisce l’assorbimento dei principi attivi e migliora il metabolismo cellulare
- svolgere un’attività fisica regolare ma non troppo intensa
- ricorrere a estratti vegetali, come l’equiseto, pianta dalle proprietà diuretiche, oppure l’olio di borragine, l’olio di mandorle dolci o quello di germe di grano, che svolgono azione elasticizzante
- bere un litro di acqua al giorno: una pelle idratata ha maggiori capacità di adattamento, perché è più flessibile
- usare una volta a settimana un esfoliante, massaggiandolo sui punti critici: rimovendo le cellule morte la pelle rimane più levigata e assorbe più facilmente i successivi trattamenti
- evitare i bagni caldi e lunghi, poiché favoriscono il rilassamento dei tessuti e impoveriscono il film idrolipidico che ricopre la pelle e di conseguenza ne accentuano la disidratazione
- eseguire delle spugnature fredde sul seno: il freddo ha un effetto vasocostrittore che stimola la circolazione dei tessuti e quindi la loro ossigenazione.
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Cura e Terapia – Smagliature
Smagliature: 2 colori, 2 fasi
Il primo segno della comparsa delle smagliature è data da alcune strisce rosse (in gergo medico striae rubrae), che indicano che la smagliatura è, per così dire, fresca, cioè appena formata.
Il colore rosso fa pensare a uno stato infiammatorio.
«È proprio così», conferma la dottoressa Silvia Pinelli, responsabile della sezione Dermocosmesi dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano, «una pelle smagliata è una pelle infiammata.
Dopo qualche mese la striscia si schiarisce diventando bianca perlacea: siamo alla fase cicatriziale, in cui si può solo salvare il salvabile, cioè migliorare l’aspetto estetico della cute che si è fatto meno elastico, più fibroso.
La maggioranza delle persone che si rivolgono a noi dermatologi si trovano già al secondo stadio, perché spesso non ci si accorge della smagliatura finché non diventa bianca. E purtroppo a quel punto è difficile rimediarvi.
Infatti i trattamenti dermatologici fanno ben poco, e non ci sono studi scientifici sulle cure anti smagliature, più che altro si può parlare di palliativi».
Come bisogna procedere quando si notano le famigerate strisce?
«Per prima cosa consiglio una visita dermatologica: il medico stabilirà se si tratta di strisce fisiologiche, dovute cioè alla crescita, o se si possono ricondurre a un’origine patologica, cioè a fattori ormonali».
La terapia può cominciare da casa, applicando localmente sostanze topiche che stimolano il derma profondo (acquistabili in farmacia).
A seconda dell’entità del problema, ci si può rivolgere al dermatologo per effettuare peeling o ricorrere a terapie iniettive.
In pratica la terapia si differenzia a seconda della fase in cui ci si trova, e anche la speranza di un buon risultato è ben diversa…
«Infatti la striatura rossa è l’unica che può scomparire, perché è un danno non permanente, quindi si può intervenire per accelerare il processo riparatore dell’epidermide, cioè il passaggio dalla fase rossa (infiammatoria) a quella bianca perlacea (cicatriziale).
Si può ricorrere a dei fitoterapici o attivatori del metabolismo cellulare (come la placenta).
Quando invece la striatura è bianca si può solo cercare di minimizzare l’antiestetismo: lo scopo non è solo quello di migliorarne il colore, rendendolo più simile a quello della pelle vicina, ma anche di aumentare lo spessore del derma, sollevando la smagliatura.
Ricordiamo infatti che la smagliatura si presenta come una zona depressa, particolarità che la rende ancora più visibile, quindi l’azione lisciante e spianante è fondamentale.
Per far ciò si possono adottare soluzioni leviganti, come i peeling all’acido glicolico o retinoico (derivati della vitamina A) o alla vitamina C, da passare sulla smagliatura e sui contorni».
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SOS smagliature: che fare?
Le smagliature colpiscono oggi moltissime donne, soprattutto durante l’adolescenza o in occasione di una gravidanza (compaiono per lo più al quinto mese di gestazione).
Molte di loro, specialmente quelle comparse durante l’età puberale, tendono a migliorare col passare del tempo e a diventare spontaneamente meno visibili. Ma contro quelle più ostinate cosa si può fare?
«Purtroppo a livello terapeutico non ci sono grandi possibilità di trattamento», spiega la dottoressa Silvia Pinelli, responsabile della sezione Dermocosmesi dell’Istituto Dermatologico Europeo di Milano.
«Un buon effetto attenuante si ottiene con la microdermoabrasione, eseguita con nuove apparecchiature aspiranti a base di cristalli di corindone. La macchina aspira la plica cutanea e distribuisce una sabbiolina che provoca un’abrasione superficiale della pelle.
In questo modo si asporta lo strato superficiale cutaneo e si migliora il microcircolo.
Sono necessarie in media una decina di applicazioni per notare un’attenuazione della stria, che però non si elimina del tutto.
Recentemente è stato introdotto il Cromopeel, un trattamento da effettuarsi in sede ambulatoriale a base di peeling leviganti e coloranti che, grazie alla presenza di alcune sostanze autopigmentanti, eliminano il bianco perlaceo e diminuiscono così la visibilità delle strisce.
Per quanto riguarda le terapie microiniettive, si tratta di procedimenti di biorivitalizzazione del tessuto che, essendo lunghi e anche un po’ costosi, sono indicati nei casi di smagliature rade e piccole.
Si inietta dell’acido ialuronico per stimolare il tessuto cicatriziale a produrre il collagene, una sostanza naturale che favorisce il distacco delle cellule morte che rendono la pelle più secca e quindi più soggetta alle smagliature.
Inoltre, stimolando il rinnovamento cellulare, il collagene richiama acqua negli strati superficiali della pelle, migliorandone l’idratazione e l’elasticità.
In tutti i casi i risultati sono considerati apprezzabili, ma nessuno porta alla totale e definitiva cancellazione delle smagliature.
Infine, è ancora in fase sperimentale una nuova cura basata sull’iniezione di fattori di crescita: si preleva una particolare pappa di piastrine che in seguito, una volta riiniettata, svolge una naturale azione riparatrice».
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