Sanihelp.it – Attenzione ai ritocchini prima di Natale. Il desiderio di presentarsi al meglio alle riunioni di famiglia e alle cene tra colleghi è lecito, ovviamente, ma bisogna fare i conti con i tempi di recupero previsti dopo ogni intervento. Ignorarli significa correre il rischio di arrivare in società con cerotti, lividi e gonfiori. È il messaggio della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica SICPRE, che ha idealmente radunato i principali interventi di chirurgia plastica sotto tre semafori: luce verde per quelli consentiti; gialla per quelli da affrontare con cautela e solo ad alcune condizioni; rossa per quelli da evitare, ammesso di non voler trascorrere le vacanze facendo la convalescenza.
Ad esempio, sì a tossina botulinica, acido ialuronico e blefaroplastica, per un viso sensibilmente più giovane.
«L’infiltrazione di acido ialuronico è il trattamento soft per antonomasia – spiega Paolo Palombo, presidente della società che raccoglie l’80% dei chirurghi plastici italiani -. Con poche iniezioni localizzate si possono colmare i solchi che appaiono progressivamente tra naso e bocca, aumentare il volume delle labbra e definire maggiormente gli zigomi. Il trattamento si esegue in studio in pochi minuti e non comporta nessuna convalescenza». Per mettere a riposo quei muscoli mimici che rimangono sempre un po’ contratti, rendendo il viso segnato e spesso corrucciato si ricorre invece alle infiltrazioni di tossina botulinica. «Il botulino produce una paralisi parziale e temporanea nei muscoli in cui viene iniettato – dice Palombo -, ma bisogna considerare che il suo effetto non è immediato e inizia a minifestarsi dopo un paio di settimane».
Sì, infine, anche all’intervento alle palpebre, per cui i punti vengono tolti già dopo 3-6 giorni, con possibilità per chi lo desidera di truccarsi.
Luce gialla, invece, per la lipoaspirazione localizzata, la mastopessi (cioè il lifting del seno, consentito per i casi meno gravi) e per la mastoplastica additiva. «Si tratta di interventi chirurgici che comportano piccole incisioni – spiega Palombo – e chi quindi non richiedono particolari attenzioni, anche se sicuramente bisogna mettere in conto qualche giorno di fastidi e riposo».
Infine, il semaforo è rosso per mastoplastica riduttiva, addominoplastica e lifting, alcuni degli interventi maggiori della chirurgia plastica, che comportano lividi, gonfiori e limitazione nei movimenti per diversi giorni. Tutto cambia, però, se il paziente sceglie di passare il periodo delle feste in gran riserbo a casa, approfittando delle vacanze per vivere in tranquillità, e al riparo da sguardi indiscreti, la convalescenza.
«Attenzione però sempre alla reperibilità del chirurgo – sottolinea Palombo -. Anche una piccola complicanza si può trasformare in una grande preoccupazione se il paziente non si può rivolgere al medico che l’ha operato. La chirurgia plastica ben eseguita, e quindi eseguita da Specialisti in Chirurgia Plastica, in ambienti idonei e con materiali appropriati, è un’attività sicura, ma in ogni atto umano è insito un rischio. La massima sicurezza non viene dall’ignorarlo, ma dal mettersi nella condizione di affrontare al meglio le possibili evenienze negative».