Sanihelp.it – Da nove anni il 24 marzo l’Europa rende omaggio a uno dei suoi prodotti più golosi e amati, il gelato artigianale, l’unica giornata che il Parlamento Europeo abbia mai dedicato a un alimento nata proprio per promuovere l’arte gelatiera nel vecchio continente.
Una curiosità è l’elezione, proprio in occasione della giornata, del gusto dell’anno che viene scelto di volta in volta da un paese aderente all’iniziativa. Per 2021 è stata la Spagna a scegliere il Mantecado, una golosissima crema antica alla vaniglia con salsa d’arance, variegato con scaglie di cioccolato fondente.
L’emergenza Covid purtroppo ha segnato un drastico calo nelle vendite come conferma Coldiretti segnando, per via delle chiusure forzate, un crollo in Italia del 40% dei consumi di gelato artigianale.
A pesare in modo particolare è stata e continua ad essere sicuramente l’assenza nel 2020 di 57 milioni di turisti stranieri che sono tradizionalmente i piu’ entusiasti consumatori del gelato Made in Italy.
Se la giornata del gelato in molte regioni non potrà essere festeggiata fisicamente in gelateria, la soluzione perfetta per gustare a casa un ottimo gelato artigianale è la food delivery che nel 2020 ha registrato una crescita del 113% rispetto al 2019 secondo l`ultimo report dell`Osservatorio Gelato-Delivery.
La situazione di difficoltà si ripercuote a cascata sull’intera filiera poiché nelle 39 mila gelaterie italiane vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.
Ma quali sono i gusti di gelato che gli italiani amano di più? Sicuramente quelli per così dire tradizionali, dalla panna al cioccolato, dal limone al pistacchio, anche se i consumatori strizzano sempre più l’occhio alle specialità della casa che incontrano nuovi piaceri e nuove esigenze come quelle dei vegani.
Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima, dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala con una new entry, quello di latte di pecora.
Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare nazionale, dal gusto di basilico fino al prosecco.
Nelle agrigelaterie è particolarmente curata la selezione degli ingredienti, dal latte alla frutta, che sono rigorosamente freschi con gusti a chilometri zero perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente.